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Commit b87261d

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docs/books/admin_guide/10-boot.it.md

Lines changed: 83 additions & 56 deletions
Original file line numberDiff line numberDiff line change
@@ -10,7 +10,7 @@ In questo capitolo verrà illustrato come si avvia il sistema.
1010
**Obiettivi** : In questo capitolo, i futuri amministratori Linux apprenderanno:
1111

1212
:heavy_check_mark: Le diverse fasi del processo di avvio;
13-
:heavy_check_mark: Come Rocky Linux supporta questo avvio tramite Grub2 e systemd;
13+
:heavy_check_mark: Come Rocky Linux supporta questo avvio tramite Grub2 e `systemd`;
1414
:heavy_check_mark: Come proteggere Grub2 da un attacco;
1515
:heavy_check_mark: Come gestire i servizi;
1616
:heavy_check_mark: Come accedere ai registri di log con `journald`.
@@ -25,29 +25,29 @@ In questo capitolo verrà illustrato come si avvia il sistema.
2525

2626
## Il processo di avvio
2727

28-
È importante capire il processo di avvio di Linux per poter risolvere i problemi che potrebbero verificarsi.
28+
È importante capire il processo di boot di Linux per risolvere problemi nel caso si verifichino.
2929

3030
Il processo di avvio include:
3131

3232
### L'avvio del BIOS
3333

34-
Il **BIOS** (Basic Input/Output System) esegue il **POST** (power on self test) per rilevare, testare e inizializzare i componenti hardware del sistema.
34+
Il **BIOS** (Basic Input/Output System) esegue il **POST** (power on self test) per rilevare, testare e inizializzare i componenti hardware di sistema.
3535

3636
Quindi carica il **MBR** (Master Boot Record).
3737

3838
### Il Master boot record (MBR)
3939

40-
Il Master Boot Record sono i primi 512 byte del disco di avvio. Il MBR trova il dispositivo di avvio e carica il bootloader **GRUB2** in memoria passando il controllo ad esso.
40+
Il Master Boot Record sono i primi 512 byte del disco di avvio. Il MBR trova il dispositivo di boot e carica il bootloader **GRUB2** in memoria passando il controllo quest'ultimo.
4141

4242
I successivi 64 byte contengono la tabella delle partizioni del disco.
4343

4444
### Il bootloader Grub2
4545

4646
Il bootloader predefinito per la distribuzione Rocky 8 è **GRUB2** (GRand Unified Bootloader). GRUB2 sostituisce il vecchio. GRUB bootloader (chiamato anche GRUB legacy).
4747

48-
Il file di configurazione di GRUB2 si trova in `/boot/grub2/grub.cfg` ma questo file non dovrebbe mai essere modificato direttamente.
48+
Il file di configurazione di GRUB 2 si trova in `/boot/grub2/grub.cfg` ma questo file non dovrebbe mai essere modificato direttamente.
4949

50-
Le impostazioni di configurazione del menu GRUB2 si trovano in `/etc/default/grub` e sono usate per generare il file `grub.cfg`.
50+
Le impostazioni di configurazione del menu di GRUB2 si trovano in `/etc/default/grub`. Il comando `grub2-mkdconfig` li utilizza per generare il file `grub.cfg`.
5151

5252
```bash
5353
# cat /etc/default/grub
@@ -59,7 +59,7 @@ GRUB_CMDLINE_LINUX="rd.lvm.lv=rhel/swap crashkernel=auto rd.lvm.lv=rhel/root rhg
5959
GRUB_DISABLE_RECOVERY="true"
6060
```
6161

62-
Se vengono apportate modifiche a uno o più di questi parametri, deve essere eseguito il comando `grub2-mkconfig` per rigenerare il file `/boot/grub2/grub.cfg`.
62+
Se si modifica uno o più di questi parametri, deve essere eseguito il comando `grub2-mkconfig` per ri-generare il file `/boot/grub2/grub.cfg`.
6363

6464
```bash
6565
[root] # grub2-mkconfig –o /boot/grub2/grub.cfg
@@ -78,9 +78,9 @@ root 1 0 0 02:10 ? 00:00:02 /usr/lib/systemd/systemd --swi
7878

7979
### `systemd`
8080

81-
Systemd è il genitore di tutti i processi di sistema. Legge il target del link `/etc/systemd/system/default.target` (es. `/usr/lib/systemd/system/multi-user.target`) per determinare l'obiettivo predefinito del sistema. Il file definisce i servizi da avviare.
81+
`systemd` è il genitore di tutti i processi di sistema. Legge il target del link `/etc/systemd/system/default.target` (es. `/usr/lib/systemd/system/multi-user.target`) per determinare l'obiettivo predefinito del sistema. Il file indica i servizi da avviare.
8282

83-
Systemd posiziona quindi il sistema nello stato definito dall'obiettivo eseguendo le seguenti attività di inizializzazione:
83+
`systemd` pone quindi il sistema nello stato definito dall'obiettivo eseguendo le seguenti operazioni di inizializzazione:
8484

8585
1. Imposta il nome della macchina
8686
2. Inizializza la rete
@@ -96,50 +96,75 @@ Systemd posiziona quindi il sistema nello stato definito dall'obiettivo eseguend
9696
Perché proteggere il bootloader con una password?
9797

9898
1. Prevenire l'accesso in *Single user mode* - Se un utente malintenzionato può avviare in single user mode, diventa l'utente root.
99-
2. Impedire l'accesso alla console di GRUB - Se un utente malintenzionato riesce a utilizzare la console Grub, può modificare la sua configurazione o raccogliere informazioni sul sistema utilizzando il comando `cat`.
100-
3. Impedire l'accesso ai sistemi operativi insicuri. Se c'è un doppio avvio sul sistema, un utente malintenzionato può selezionare un sistema operativo come DOS che all'avvio ignora i controlli di accesso e le autorizzazioni dei file.
99+
2. Impedire l'accesso alla console di GRUB - Se un utente malintenzionato riesce a utilizzare la console GRUB, potrebbe modificare la sua configurazione o raccogliere informazioni di sistema con il comando `cat`.
100+
3. Impedire l'accesso ai sistemi operativi insicuri. Se il sistema è configurato con dual boot, un utente malintenzionato putrebbe selezionare un sistema operativo come DOS che in fase di boot ignora controlli d'accesso e autorizzazioni dei file.
101101

102102
Per proteggere con password il bootloader GRUB2:
103103

104-
* Rimuovere `-unrestricted` dalla dichiarazione principale `CLASS=` nel file `/etc/grub.d/10_linux`.
104+
1. Accedere al sistema operativo come utente root ed eseguire il comando `grub2-mkpasswd-pbkdf2`. L'output del comando è il seguente:
105105

106-
* Se un utente non è stato ancora configurato, utilizzare il comando `grub2-setpassword` per fornire una password per l'utente root:
106+
```bash
107+
Enter password:
108+
Reenter password:
109+
PBKDF2 hash of your password is grub.pbkdf2.sha512.10000.D0182EDB28164C19454FA94421D1ECD6309F076F1135A2E5BFE91A5088BD9EC87687FE14794BE7194F67EA39A8565E868A41C639572F6156900C81C08C1E8413.40F6981C22F1F81B32E45EC915F2AB6E2635D9A62C0BA67105A9B900D9F365860E84F1B92B2EF3AA0F83CECC68E13BA9F4174922877910F026DED961F6592BB7
110+
```
107111

108-
```bash
109-
# grub2-setpassword
110-
```
112+
È necessario inserire la password. Il ciphertext della password è la long string “grub.pbkdf2.sha512...”.
111113

112-
Un file `/boot/grub2/user.cfg` sarà creato se non era già presente. Contiene la password hashed. di GRUB2.
114+
2. Incollare il ciphertext della password nell'ultima riga del file <strong x-id=“1”>/etc/grub.d/00_header</strong>. Il formato del testo incollato è il seguente:
113115
114-
!!! Note "Nota"
116+
```bash
117+
cat <<EOF
118+
set superusers='frank'
119+
password_obkdf2 frank grub.pbkdf2.sha512.10000.D0182EDB28164C19454FA94421D1ECD6309F076F1135A2E5BFE91A5088BD9EC87687FE14794BE7194F67EA39A8565E868A41C639572F6156900C81C08C1E8413.40F6981C22F1F81B32E45EC915F2AB6E2635D9A62C0BA67105A9B900D9F365860E84F1B92B2EF3AA0F83CECC68E13BA9F4174922877910F026DED961F6592BB7
120+
EOF
121+
```
115122
116-
Questo comando supporta solo le configurazioni con un singolo utente root.
123+
È possibile sostituire l'utente 'frank' con un qualsiasi utente.
117124

118-
```bash
119-
[root]# cat /boot/grub2/user.cfg
120-
GRUB2_PASSWORD=grub.pbkdf2.sha512.10000.CC6F56....A21
121-
```
125+
È anche possibile impostare una password in chiaro, ad esempio:
126+
127+
```bash
128+
cat <<EOF
129+
set superusers='frank'
130+
password frank rockylinux8.x
131+
EOF
132+
```
133+
134+
3. Il passo finale consiste nell'eseguire il comando `grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg` per aggiornare le impostazioni di GRUB2.
135+
136+
4. Riavviare il sistema operativo per verificare la crittografia di GRUB2. Selezionare la prima voce del menu di avvio, digitare il tasto ++"e"++, quindi inserire l'utente e la password corrispondenti.
122137
123-
* Ricreare il file di configurazione con il comando `grub2-mkconfig`:
138+
```bash
139+
Enter username:
140+
frank
141+
Enter password:
142+
143+
```
144+
145+
Dopo l'esito positivo della verifica, digitare ++ctrl+"x"++ per avviare il sistema operativo.
146+
147+
A volte, in alcuni documenti, si può notare che il comando `grub2-set-password` (`grub2-setpassword`) viene usato per proteggere il bootloader di GRUB2:
148+
149+
| comando | Funzione di base | Metodo per modificare il file di configurazione | automatismo |
150+
| ----------------------- | --------------------------------------------- | ----------------------------------------------- | ----------- |
151+
| `grub2-set-password` | Imposta password e aggiorna la configurazione | Completamento automatico | Elevato |
152+
| `grub2-mkpasswd-pbkdf2` | Genera solo valori hash encrypted | Richiede intervento manuale | basso |
153+
154+
Accedere al sistema operativo come utente root ed eseguire il comando `gurb2-set-password` come segue:
124155
125156
```bash
126-
[root]# grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg
127-
Generating grub configuration file ...
128-
Found linux image: /boot/vmlinuz-3.10.0-327.el7.x86_64
129-
Found initrd image: /boot/initramfs-3.10.0-327.el7.x86_64.img
130-
Found linux image: /boot/vmlinuz-0-rescue-f9725b0c842348ce9e0bc81968cf7181
131-
Found initrd image: /boot/initramfs-0-rescue-f9725b0c842348ce9e0bc81968cf7181.img
132-
done
157+
# grub2-setpassword
133158
```
134159
135-
* Riavviare il sistema e controllare.
160+
Dopo l'esecuzione del comando `grub2-set-password`, il file **/boot/grub2/user.cfg** verrà generato automaticamente.
136161
137-
Tutte le voci definite nel menu GRUB richiederanno ora un utente e una password da inserire a ciascun avvio. Il sistema non avvierà un kernel senza l'intervento diretto dell'utente dalla console.
162+
Selezionare la prima voce del menu di avvio e digitare il tasto ++"e"++ , quindi inserire l'utente e la password corrispondenti:
138163
139-
* Quando viene richiesto l'utente, inserire `root`;
140-
* Quando viene richiesta una password, inserire la password fornita al comando `grub2-setpassword`.
164+
```bash
165+
Questo comando supporta solo le configurazioni con un singolo utente root.
141166
142-
Per proteggere solo la modifica delle voci del menu GRUB e l'accesso alla console, l'esecuzione del comando `grub2-setpassword` è sufficiente. Ci possono però essere casi in cui ci sono buone ragioni per non farlo. Questo potrebbe essere particolarmente vero in un data center remoto in cui l'inserimento di una password ogni volta che viene riavviato un server è difficile o impossibile da fare.
167+
```
143168
144169
## Systemd
145170
@@ -166,43 +191,45 @@ Systemd introduce il concetto di file di unità, noti anche come unità di syste
166191
167192
Ci sono molti tipi di unità: Device unit, Mount unit, Path unit, Scope unit, Slice unit, Snapshot unit, Socket unit, Swap unit, Timer unit.
168193
169-
* Systemd supporta le istantanee dello stato del sistema e il ripristino.
194+
* `Systemd` supporta le istantanee dello stato del sistema e il ripristino.
170195
171-
* Mount points possono essere configurati come target di systemd.
196+
* Mount points possono essere configurati come target di `systemd`.
172197
173-
* All'avvio, systemd crea socket di ascolto per tutti i servizi di sistema che supportano questo tipo di attivazione e passa questi socket ai relativi servizi non appena vengono avviati. Ciò consente di riavviare un servizio senza perdere un singolo messaggio inviato dalla rete durante la sua indisponibilità. Il socket corrispondente rimane accessibile e tutti i messaggi vengono accodati.
198+
* All'avvio, `systemd` crea socket di ascolto per tutti i servizi di sistema che supportano questo tipo di attivazione e passa questi socket ai relativi servizi non appena vengono avviati. Ciò consente di riavviare un servizio senza perdere un singolo messaggio inviato dalla rete durante la sua indisponibilità. Il socket corrispondente rimane accessibile e tutti i messaggi vengono accodati.
174199
175200
* I servizi di sistema che utilizzano D-BUS per le comunicazioni tra processi possono essere avviati su richiesta la prima volta che vengono utilizzati da un client.
176201
177-
* Systemd arresta o riavvia solo i servizi in esecuzione. Le versioni precedenti (prima di RHEL7) tentavano di arrestare direttamente i servizi senza controllarne lo stato corrente.
202+
* `Systemd` arresta o riavvia solo i servizi in esecuzione. Le versioni precedenti (prima di RHEL7) tentavano di arrestare direttamente i servizi senza controllarne lo stato corrente.
178203
179204
* I servizi di sistema non ereditano alcun contesto (come le variabili di ambiente HOME e PATH). Ogni servizio opera nel proprio contesto di esecuzione.
180205
181206
Tutte le operazioni delle unità di servizio sono soggette a un timeout predefinito di 5 minuti per evitare che un servizio malfunzionante blocchi il sistema.
182207
208+
Per motivi di spazio, questo documento non fornirà un'introduzione dettagliata a `systemd`. Se si è interessati a esplorare ulteriormente `systemd` , c'è un'introduzione molto dettagliata in <a href=“./16-about-sytemd.md”>questo documento</a>.
209+
183210
### Gestione dei servizi di sistema
184211
185212
Le unità di servizio terminano con l'estensione di file `.service` e hanno uno scopo simile a quello degli script di init. Il comando `systemctl` viene utilizzato per `visualizzare`, `avviare`, `fermare`, `riavviare` un servizio di sistema:
186213
187214
| systemctl | Descrizione |
188215
| ----------------------------------------- | --------------------------------------------- |
189216
| systemctl start *name*.service | Avviare un servizio |
190-
| systemctl stop *name*.service | Arresta un servizio |
217+
| systemctl stop *name*.service | Arrestare un servizio |
191218
| systemctl restart *name*.service | Riavviare un servizio |
192219
| systemctl reload *name*.service | Ricaricare una configurazione |
193-
| systemctl status *name*.service | Controlla se un servizio è in esecuzione |
220+
| systemctl status *name*.service | Controllare se un servizio è in esecuzione |
194221
| systemctl try-restart *name*.service | Riavviare un servizio solo se è in esecuzione |
195222
| systemctl list-units --type service --all | Visualizzare lo stato di tutti i servizi |
196223
197-
Il comando `systemctl` viene utilizzato anche per `abilitare` o `disabilitare` un servizio di sistema e la visualizzazione dei servizi associati:
224+
Il comando `systemctl` viene utilizzato anche per `enable` o `disable` un servizio di sistema e la visualizzazione dei servizi associati:
198225
199-
| systemctl | Descrizione |
200-
| ---------------------------------------- | ------------------------------------------------------------ |
201-
| systemctl enable *name*.service | Attivare un servizio |
202-
| systemctl disable *name*.service | Disabilitare un servizio |
203-
| systemctl list-unit-files --type service | Elenca tutti i servizi e i controlli se sono in esecuzione |
204-
| systemctl list-dependencies --after | Elenca i servizi che si avviano prima dell'unità specificata |
205-
| systemctl list-dependencies --before | Elenca i servizi che si avviano dopo l'unità specificata |
226+
| systemctl | Descrizione |
227+
| ---------------------------------------- | -------------------------------------------------------------- |
228+
| systemctl enable *name*.service | Attivare un servizio |
229+
| systemctl disable *name*.service | Disabilitare un servizio |
230+
| systemctl list-unit-files --type service | Elencare tutti i servizi e i controlli se sono in esecuzione |
231+
| systemctl list-dependencies --after | Elencare i servizi che si avviano prima dell'unità specificata |
232+
| systemctl list-dependencies --before | Elencare i servizi che si avviano dopo l'unità specificata |
206233
207234
Esempi:
208235
@@ -256,9 +283,9 @@ WantedBy=multi-user.target
256283
257284
### Utilizzo degli obiettivi di sistema
258285
259-
Su Rocky8/RHEL8, il concetto di runlevel è stato sostituito dagli obiettivi systemd.
286+
Su Rocky8/RHEL8, il concetto di runlevel è stato sostituito dagli obiettivi `systemd`.
260287
261-
I sistemi di destinazione sono rappresentati da unità di destinazione. Le unità di destinazione terminano con l'estenzione `.target` e il loro unico scopo è di raggruppare altre unità systemd in una catena di dipendenze.
288+
La rappresentazione dei target di `systemd` è per unità di destinazione. Le unità di destinazione terminano con l'estenzione `.target` e il loro unico scopo è di raggruppare altre unità `systemd` in una catena di dipendenze.
262289
263290
Ad esempio, l'unità `graphical.target`, che viene utilizzata per avviare una sessione grafica, inizializza i servizi di sistema come il **GNOME display manager** (`gdm.service`) o l'**accounts service** (`accounts-daemon.service`) e attiva anche l'unità `multi-user.target`.
264291
@@ -335,9 +362,9 @@ systemctl isolate name.target
335362
336363
La **Modalità di ripristino** fornisce un ambiente semplice per riparare il sistema nei casi in cui è impossibile eseguire un normale processo di avvio.
337364
338-
In `modalità di ripristino`, il sistema tenta di montare tutti i file system locali e avviare diversi servizi di sistema importanti, ma non abilita un'interfaccia di rete o consente ad altri utenti di connettersi al sistema contemporaneamente.
365+
In `rescue mode`, il sistema tenta di montare tutti i file system locali e avviare diversi servizi di sistema importanti, ma non abilita un'interfaccia di rete o consente ad altri utenti di connettersi al sistema contemporaneamente.
339366
340-
Su Rocky 8, la `modalità di ripristino` è equivalente al vecchio `single user mode` e richiede la password di root.
367+
Su Rocky 8, la `rescue mode` è equivalente al vecchio `single user mode` e richiede la password di root.
341368
342369
Per modificare la destinazione corrente immettere `rescue mode` nella sessione corrente:
343370
@@ -372,7 +399,7 @@ I file di registro possono, oltre a `rsyslogd`, essere gestiti anche dal demone
372399
373400
Il demone `journald` cattura i messaggi Syslog, i messaggi di registro del kernel, i messaggi dal disco RAM iniziale e dall'inizio dell'avvio, nonché i messaggi scritti nell'output standard e l'output di errore standard di tutti i servizi, quindi li indicizza e li rende disponibili all'utente.
374401
375-
Il formato del file di registro nativo, che è un file binario strutturato e indicizzato, migliora le ricerche e consente un funzionamento più rapido, memorizza anche le informazioni dei metadati, come i timestamp o gli ID utente.
402+
Il formato del file di log nativo, che è un file binario strutturato e indicizzato, migliora le ricerche e consente un funzionamento più rapido. Memorizza anche informazioni sui metadati, come i timestamp o gli ID utente.
376403
377404
### comando `journalctl`
378405
@@ -382,7 +409,7 @@ Il comando `journalctl` visualizza i file di registro.
382409
journalctl
383410
```
384411
385-
Il comando elenca tutti i file di registro generati sul sistema. La struttura di questa uscita è simile a quella utilizzata in `/var/log/messages/` ma offre alcuni miglioramenti:
412+
Il comando elenca tutti i file di registro generati sul sistema. La struttura di questo output è simile a quella utilizzata in `/var/log/messages/` ma offre alcuni miglioramenti:
386413
387414
* la priorità delle voci è segnata visivamente;
388415
* i timestamp sono convertiti nella zona oraria locale del sistema;

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